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Coronavirus. In Spagna quasi 40.000 casi. In Francia appello ai cittadini a tornare nei campi

Ue: controlli di frontiera in 12 Paesi dell’area Schengen e in due extra. In Spagna quasi 40 mila casi; tre giorni per raddoppiare i 1.000 decessi registrati venerdì. In Germania  29 mila casi di contagio, il bilancio delle vittime arriva a 123. In Olanda annullati esami maturità

Finora “12 Stati membri” dell’Ue e “2 Stati” extra Ue che fanno parte dello Spazio Schengen hanno notificato alla Commissione Europea l’introduzione di controlli di frontiera straordinari ai confini interni a causa della Covid-19. Lo riferisce il portavoce della Commissione Adalbert Jahnz, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Si tratta, in ordine cronologico, di “Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Svizzera, Danimarca, Polonia, Lituania, Germania, Estonia, Norvegia, Portogallo, Spagna, Finlandia e più recentemente il Belgio”, ha elencato Jahnz. La situazione in Europa Il ministero della Sanità spagnolo ha reso noto che il numero dei casi ha raggiunto quota 39.673. A livello nazionale 2.636 pazienti sono in terapia intensiva, altre 3.794 sono guarite. La regione di Madrid è la più colpita con 1.535 morti e 12.352 contagiati. “L’epidemia si sta diffondendo in Spagna in modo più rapido e più esteso rispetto all’Italia”: così titolava stamattina El Pais, sottolineando come a differenza dell’Italia, dove l’80% dei decessi avviene in tre regioni del Paese, in Spagna c’è stato un forte incremento di casi in regioni inizialmente non interessate. “La Spagna ha impiegato solo tre giorni per raddoppiare i 1.000 decessi registrati venerdì scorso”. Un ritmo, ha sottolineato il quotidiano, che né la Cina né l’Italia, che “ha impiegato un giorno in più per raddoppiare i primi 1.000 decessi, hanno raggiunto”. In Spagna i primi focolai erano stati individuati a Madrid, nei Paesi Baschi-La Rioja e ad Aragona, ma la percentuale riguardante i primi tre focolai “è scesa al 65%”, mentre c’è stato “un forte aumento dei casi in regioni autonome quali Catalogna, Castiglia e Leon, Castiglia-La Mancia e, in misura minore, nella Comunità Valenciana”. Germania superati i 30.000 casi Sono 30.150 i casi di infezione accertate da coronavirus in Germania, lo rileva la Johns Hopkins University, secondo cui il bilancio delle vittime sale a 130. Secondo i dati raccolti da Die Zeit online, invece i casi accertati sarebbero 31.703 e le morti 144. La testata di Amburgo osserva un raddoppio dei casi negli ultimi 4 giorni.   Austria: aumentano i contagiati, 4485 casi Nuovo balzo in avanti di persone infette da Covid-19 in Austria. I dati parlano di 4.485 casi positivi e 25 vittime. Le persone sottoposte a tampone sono 28.391. Il governo austriaco è stato, seguendo il modello italiano, il primo in Europa ad attuare i controlli sanitari ai confini, applicare restrizioni chiudendo università, scuole, ordinando lo stop immediato ad eventi sportivi e culturali e imposto regole sull’apertura di negozi e ristoranti.     Sin dallo scoppio della pandemia il Land più colpito è stato il Tirolo. Ad oggi le persone infette da coronavirus sono ufficialmente 1.064. Se in Italia la partita di calcio tra Atalanta e Valencia del 19 febbraio allo stadio ‘San Siro’ di Milano e’ stata indicata come possibile detonatore del contagio in provincia di Bergamo, in Austria la stazione sciistica di Ischgl viene indicata come grande focolaio del coronavirus poi sparsosi in gran parte d’Europa.     Le autorità del Tirolo hanno presentato un esposto alla Procura di Innsbruck accusando i gestori degli impianti sciistici di Ischgl di non aver chiuso la stagione in anticipo alla luce delle tante persone che hanno accusato malessere. Nella regione che si trova a ridosso dell’Italia, i dati del contagio inglobano tutte le persone infette, quindi non solo i residenti. Attualmente la cifra e’ 1.131.     Negli altri Laender austriaci si registrano 764 casi in Alta Austria, 610 in Bassa Austria, 562 a Vienna, 504 in Storia, 405 a Salisburgo, 354 nel Vorarlberg, 135 in Carinzia e 85 nel Burgenland 85. Francia: crollano indici Pmi manifatturiero e servizi Crolla l’attività commerciale francese a marzo, scendendo al livello più basso mai registrato, a causa del coronavirus: l’indice Pmi messo a punto da IHS Markit e’ sceso a 30,2 da 52,0 a febbraio, molto al di sotto della previsione media degli economisti di 39,8. Sotto i 50 punti, l’indice indica una contrazione. L’indice PMI manifatturiero e’ calato a 42,9 da 49,8 mentre nel settore dei servizi, l’indice Pmi ha raggiunto il minimo storico di 29,0 da 52,5 a febbraio, molto al di sotto della stima di 32,0. Per gli esperti, questi cali suggeriscono che il PIL sta crollando a un tasso annualizzato che si avvicina alle due cifre. Francia, appello a cittadini a tornare nei campi La Francia invoca il ritorno al lavoro nei campi. Il ministro dell’Agricoltura, Didier Guillaume, ha lanciato un appello “all’esercito dell’ombra di uomini e donne”, che “non hanno più un’attività” a causa della crisi del coronavirus, ad “unirsi al grande esercito dell’agricoltura francese” in cerca di manodopera. “Oggi c’è la possibilità di avere 200.000 impieghi diretti nei mestieri dell’agricoltura”, ha detto il ministro ai microfoni di BFM-TV, chiedendo a chi lo desidera di andare “nei campi” a coltivare la terra, in un contesto già difficile, in cui la Francia conta milioni di disoccupati oltre alle centinaia di migliaia tenuti a casa dal coronavirus. Olanda, più di 5 mila positivi Dalla giornata di ieri in Olanda 63 persone sono morte per il covid-19, mentre 811 sono quelle risultate positive. Il totale è di 276 decessi e 5.560 casi positivi, secondo dati aggiornati dalle autorità olandesi. Sono 1.495 le persone  ricoverate in ospedale. L’età dei morti e’ compresa tra 55 e 97 anni. Il governo olandese ha annunciato oggi l’annullamento degli esami di fine anno, l’equivalente dell’esame di maturità in italia, a causa del coronavirus. Saranno validi i crediti conseguiti durante l’anno scolastico, sospeso dal 16 marzo.

Fonte: Rainews

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