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Coronavirus, scoppiano rivolte nelle carceri di Frosinone, Modena e Napoli

La paura dei contagi fa salire la tensione allʼinterno delle strutture detentive

Una rivolta, definita “molto violenta”, è scoppiata in carcere a Modena. Molti i detenuti coinvolti e i danni alla struttura. Alla base della rivolta la protesta dei detenuti per questioni relative alla protezione per il coronavirus. Tensioni anche nel carcere di Frosinone. Un centinaio di detenuti, impauriti dal rischio di contagi e chiedendo provvedimenti ad hoc, sono usciti dalle sezioni raggiungendo l’area passeggi e salendo sulle mura.

I detenuti di Modena sono barricati dentro il carcere. Il personale del penitenziario, una ventina di persone, fra poliziotti e sanitari, sono tutti usciti. Nelle fasi più concitate due agenti sono rimasti lievemente feriti. Davanti al carcere ci sono le forze di polizia schierate. Alcuni detenuti sono barricati dietro la portineria. Sul posto anche il prefetto di Modena Pierluigi Faloni. Non risultano evasioni.

 

Lo stop ai colloqui fa scattare le proteste a Frosinone – A far scattare le violente proteste a Frosinone è stato lo stop ai colloqui imposto dalla direzione carceraria come strumento per evitare possibili infezioni da coronavirus. Un folto gruppo di detenuti ha occupato un padiglione, sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia dello Stato.

 

Protesta detenuti in carcere Poggioreale Napoli – Protesta in corso anche dei detenuti all’interno del carcere di Poggioreale a Napoli. Secondo quanto riferito da fonti sindacali, alcuni detenuti sarebbero saliti sui muri del ‘passeggio’, in una zona interna al penitenziario. La protesta è divampata per l’annunciata sospensione dei colloqui per contrastare il contagio da coronavirus. Intanto, dinanzi all’istituto vi sono decine di agenti di polizia e carabinieri e vigili del fuoco. Sul posto sono presenti anche alcuni familiari dei detenuti che anche loro protestano contro l’annunciata misu.

Fonte: TGCOM24

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