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Coronavirus, scuole e atenei chiusi fino al 15 marzo. Conte: “L’Italia non si arrende”

E’ ufficiale: scuole chiuse da domani fino al 15 marzo. “Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche fino al 15 marzo”, ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina parlando a Palazzo Chigi. Anche le università cattoliche pontificie si adeguano alle disposizioni. Sia la Pontificia Università Gregoriana, retta dai Gesuiti, sia la Pontificia Università Lateranense, detta “l’università del Papa”. “Non è la prima volta che ci troviamo ad affrontare emergenze nazionali, ma siamo un Paese forte, un Paese che non si arrende. E’ nel nostro Dna. La sfida del coronavirus non ha colore politico, deve chiamare a raccolta l’intera nazione, è una sfida che ha bisogno dell’impegno di tutti”, dice il premier Giuseppe Conte in un video su Facebook.

“Noi della trasparenza abbiamo fatto sempre la nostra regola d’azione”, dice il premier Conte spiegando che, sulla chiusura delle scuole, “era stato chiesto al comitato tecnico-scientifico un ulteriore approfondimento”. Per questo “la notizia che è fuoriuscita è stata totalmente improvvida”.

Perché la chiusura delle scuole? “Perché in questo momento siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione perché il sistema sanitario per quanto efficiente e eccellente rischia di andare in sovraccarico” in particolare “per la terapia intensiva e sub-intensiva”, dice Conte.

Fonte: Ansa

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